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musicologia

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Sei quartetti per archi di Ferdinando Bertoni.
Edizione critica a cura di Simone Laghi e Paola Visconti


Ferdinando Bertoni ( 1725-1813), allievo di G. B. Martini, trascorse la maggior parte della propria vita a Venezia, dove fu maestro del coro presso il Pio Ospedale dei Mendicanti, poi primo organista e successivamente maestro di cappella in San Marco. Particolarmente fecondo nelle grandi forme vocali sacre e profane, la sua produzione cameristica è invece assai esigua. Bertoni ha composto una decina di composizioni tastieristiche, le Six sonatas for the harpsichord or piano forte with an accompaniment for violin e i Six Quartetto's for two Violins, a Tenor and a Violoncello. Le due raccolte principali vennero pubblicate a Londra, dove Bertoni ebbe occasione di soggiornare per seguire le messa in scena di alcune sue opere teatrali. I sei quartetti per archi sono dedicati a Sir William Beckford, filantropo e mecenate, amante dell'Italia e grande estimatore del compositore veneziano. Le sorti di questa collezione si spingono oltre il ristretto circolo dei salotti londinesi: la prima edizione (Bremner, 1782, a spese dell'autore) fu seguita a breve distanza da una ristampa italiana (Zatta, 1784) sulle stesse lastre presumibilmente portate con sé a Venezia da Bertoni. Un'ulteriore edizione vide la luce a Parigi (Venier, 1782/84), che presenta alcune differenze ma nella quale non è possibile dimostrare il coinvolgimento dell'autore.






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Altre edizioni critiche

Il lavoro di edizione critica è un procedimento scientifico che ha lo scopo di ricostruire un testo il più vicino possibile alla concezione dell'autore attraverso l'applicazione di criteri rigorosi. Il testimone principale (quando disponibile è la partitura autografa) viene collazionato con quelli secondari dando conto di tutte le varianti e delle scelte del curatore, opportunamente segnalate in partitura e/o nell'apparato critico.



Salve Regina per soli, coro e orchestra di Stefano Pavesi: edizione critica delle due versioni


Tesi di laurea quadriennale in Musicologia, Università degli Studi di Pavia - Cremona, a. a. 2006 - 2007


La Salve Regina, composta nel 1820, rappresenta una delle composizioni più significative all'interno della produzione sacra del cremasco Stefano Pavesi (1779 - 1850). Il brano ebbe una notevole diffusione fino al 1881 (sono attestate esecuzioni a Milano e a Vienna), poi cadde nell'oblio, nonostante proprio il suo incipit sia stato inciso alla base del busto commemorativo del compositore, tuttora visibile sotto il porticato di piazza Duomo a Crema. L'edizione critica contiene una breve panoramica sulla musica sacra nell'Ottocento in generale e sul contesto cremasco in particolare, la biografia del compositore con un approfondimento sulla sua attività di maestro di cappella a Crema e i riferimenti alla documentazione storica relativa alla Salve Regina, dalla genesi alle ultime esecuzioni.

Ferdinando Bertoni: edizione critica di alcune composizioni per strumento a tastiera solo


Tesi di laurea, biennio accademico di II livello in Pianoforte, Conservatorio "Luca Marenzio" di Brescia, a. a. 2012 - 2013



Stefano Pavesi. Gloria per soli, coro e orchestra: edizione critica


Lavoro propedeutico all'edizione critica della Salve Regina


Lavori in corso


Ruggero Giusti, Pezzi infantili


Trascrizione pianistica a due e quattro mani a scopo didattico. I brani a quattro mani sono concepiti per due parti di uguale difficoltà, per essere suonati nella configurazione allievo - allievo.

Ateneo di Salò


Catalogazione e cura del Fondo Musicale della biblioteca dell'Ateneo di Salò.

Sei sonate per cembalo o piano forte con accompagnamento di violino di Ferdinando Bertoni


Edizione critica a cura di Paola Visconti.